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DPCM 18 ottobre 2020

DPCM del 18 ottobre 2020 e relativo Allegato A

 

Ristoranti, bar e attività ricreative, ecco cosa cambia

Dopo un confronto con Regioni e CTS è stato deciso di modificare ancora gli orari di apertura e chiusura per i servizi di bar e ristorazione (comprese pasticcerie e gelaterie).

Nel dettaglio, a partire dalle ore 18:00 sarà autorizzato solamente il servizio al tavolo. La chiusura dell’attività dovrà però scattare a mezzanotte (un vero e proprio coprifuoco), con la riapertura che non potrà esserci prima delle 5:00 (viene colmato, quindi, il vuoto normativo del DPCM del 13 ottobre). Le consegne a domicilio, però, non avranno vincolo di orario; per l’asporto, invece, c’è tempo fino a mezzanotte.

Attenzione: al tavolo di un ristorante potranno sedere al massimo 6 persone; sarà compito del ristoratore, poi, dare indicazione del numero massimo di commensali ammessi nel locale in base alla propria capienza.

Vengono sospese le fiere e le sagre (solamente in ambito locale, con l’eccezione di quelle nazionali e internazionali); questi eventi non si potranno tenere fino a nuovo ordine.

 

Quali novità per la scuola?

Respinta la proposta delle Regioni riguardo al ritorno parziale della didattica a distanza alle scuole superiori: il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, si è opposta fermamente a questa possibilità, ribadendo che “la scuola resta in presenza perché è fondamentale per tutti, dai più piccoli all’ultimo anno del secondo grado”. Tuttavia, viene prevista una maggiore flessibilità di orario nelle scuole superiori, con ingressi scaglionati a partire dalle 09:00 e con la possibilità che le lezioni si possano tenere anche nel pomeriggio.

Anche le Università dovranno adottare una nuova organizzazione tenendo conto del quadro epidemiologico della Regione in cui si trovano. Ci sarà un mix tra didattica in presenza e a distanza.

 

Attività sportive?

Restano aperte piscine e palestre, anche perché - come spiegato dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, “il settore ha affrontato ingenti spese per adeguare i propri spazi ai protocolli di sicurezza, e nessuna evidenza scientifica denuncia focolai in relazione all’allenamento individuale nei luoghi controllati”. Insomma, nella maggior parte dei casi le palestre hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e per questo motivo non ci sono elementi che portano - per il momento - in direzione di una loro chiusura.

Ma attenzione: il Presidente del Consiglio ha spiegato che una decisione definitiva verrà presa tra una settimana. Se tutte le palestre e le piscine non si adegueranno a quanto stabilito dai protocolli verrà predisposta la chiusura anche di queste attività.

Novità anche per lo sport: restano vietati quelli di contatto ma con il nuovo DPCM non sono consentite neppure le competizioni di squadra dilettantistiche. Nel dettaglio: il testo del DPCM del 18 ottobre indica che sono consentiti solamente gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal CONI, dal CIP (Comitato italiano paraolimpico) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali.

 

Decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport in merito all'individuazione delle discipline sportive di contatto: 

Decreto ministeriale di individuazione delle discipline sportive da contatto in attuazione dell'articolo 1, comma 6, lettera g) del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2020: Leggi il testo del Decreto ministeriale