Facendo seguito alle considerazioni già esposte da questa Amministrazione in merito alle numerose iscrizioni di non residenti presso le scuole del Comune, che producono disagi organizzativi, penalizzazioni sulla possibilità di usufruire di spazi ed arredi e ingenti costi a carico del Comune e quindi dei contribuenti, aspetti già illustrati in due documenti pubblicati sulla home page del Comune, con la presente si rendono noti i contenuti di una proposta che è stata avanzata dal Sindaco alla Dirigente il giorno 31 Marzo e che è stata sottoposta anche al Responsabile dell’ Ufficio Scolastico Provinciale in un incontro appositamente richiesto il 31 stesso e che è stato concesso per il giorno 15 Aprile.
Intanto occorre ribadire che l’unica finalità che muove il Comune è quella di massimizzare la qualità dei servizi scolastici, obiettivo che si persegue sia investendo sulla qualità degli edifici sia sulla creazione e valorizzazione degli spazi didattici e dei relativi arredi. La necessità di impedire che il numero degli iscritti dei non residenti (comprensibilmente attratti dalla qualità) non cresca a dismisura sta proprio nella volontà di preservare il valore aggiunto che abbiamo voluto creare in questi anni. Da qui la presa di posizione del Comune mediante l’approvazione del Piano di Utilizzo degli edifici scolastici, che prevede due sezioni per la scuola media, per gestire una situazione di mancanza di criteri in questi anni da parte dell’Istituto, che ha portato ai numeri che conosciamo e alle conseguenze.
L’applicazione dei criteri del suddetto Piano provocherebbe, se applicata in maniera netta, una spiacevole situazione di interruzione della continuità della classe tra la quinta e la prima ai danni di alcuni bambini e delle aspettative che le relative famiglie si erano create. Il contenuto di questa proposta, una volta riconosciuto il problema nella sua complessità, è finalizzato unicamente gestire un periodo transitorio col fine di evitare questa interruzione di continuità.
Si fa presente che questa proposta del 31 Marzo è stata avanzata ben prima che fosse indetto e svolto il presidio davanti alla scuola svoltosi il giorno 10 Aprile e ben prima che arrivassero le conseguenti prese di posizione che in certi casi hanno assunto toni assurdi mediante dichiarazioni in certi casi molto distanti dalla verità.
La proposta di mediazione pone come primo punto la necessità di risolvere il problema alla fonte, ossia presso la scuola primaria di Cenaia riportare nel tempo il numero degli iscritti ad una soglia “normale”, dove per normale si intende un numero che ci dia la possibilità di recuperare i tre laboratori smantellati per fare spazio a tre nuove aule, utilizzare il refettorio in un turno solo e riportare a Cenaia le due classi che, a causa del sovrannumero, siamo stati costretti a dislocare a Ceppaiano, con gravi disagi per bambini ed insegnanti e grave spreco di soldi (24 mila euro per il pulmino E aggiuntivo più il ripristino delle aule in condizioni di decenza). È a questo proposito il caso di osservare che mentre ci preoccupiamo di salvaguardare le esigenze dei non residenti, sarebbe il caso di non trascurare neppure delle esigenze dei residenti…L’unico modo di perseguire questo legittimo obiettivo è di prendere in considerazione le richieste dei non residenti solo quando il numero totale sarà sceso ad un livello di normalità e la percentuale di non residenti sia scesa dall’attuale 20% a valori fisiologici del 5-6%, dunque accettare le 7 domande di iscrizione alla Dolci dei non residenti in questo contesto sarebbe da considerarsi assurda.
E questo è il primo punto, ovvio, che se viene meno fa saltare il senso di tutto il ragionamento.
Invece per quanto riguarda la scuola media, per tener conto di queste esigenze dei non residenti, ed evitare delusioni alle famiglie e soprattutto ai bambini, si propone di accogliere in via transitoria tutti gli studenti frequentanti le quinte del Mariti, utilizzando però lo stesso criterio seguito da TUTTI fino ad oggi, vale a dire:
Le classi quinte di Cenaia potranno trovare posto (residenti e no) presso la scuola di Crespina -come storicamente è sempre avvenuto, mentre gli iscritti della scuola di Lorenzana hanno sempre fatto riferimento alla secondaria di Fauglia e potranno continuare a farlo, (infatti negli ultimi 7 anni una sola persona si è iscritta a Crespina proveniente da Lorenzana). Ovviamente si deve fare eccezione per i residenti che hanno frequentato la quinta di Lorenzana e che potranno scegliere di frequentare la primaria del loro Comune.
In questo modo tutti coloro che lo chiedono potranno trovare accoglienza nell’Istituto Mariti (da più di un genitore è stato sottolineato che ciò che attira non è l’edificio ma la didattica) senza che venga meno la possibilità di mantenere un equilibrio tra le varie scuole, ossia evitando di averne una sovraffollata e l’altra sottoutilizzata. In altri termini si chiede che l’IC Mariti per gestire questa anomalia che per la prima volta si verifica (iscrizioni alla secondaria provenienti da non residenti della quinta di Lorenzana) si comporti nel segno della continuità, senza assecondare queste modifiche e scostamenti dalla prassi, che produrrebbero disomogeneità da scongiurare, a maggior ragione in regime di covid.
Pur rimanendo ovvio che il Piano di Utilizzo degli edifici scolastici debba restare sulle due sezioni alla secondaria di Crespina (con una media di 40 residenti per anno non ha senso prevedere tre sezioni) si specifica che, in ossequio ai contenuti di questa proposta, potremmo gestire come eccezione i numeri di quest’anno e degli anni a venire, accettando come conseguenza i disagi e i costi che questo comporta, con l’obiettivo, a cui punta la nostra soluzione, di risolvere il problema nel tempo cercando di evitare disomogeneità all’interno dell’ IC Mariti.
Va da sé che questo passaggio ha senso solo se si riduce da subito il numero dei non residenti alla Dolci, evitando che altri esterni entrino in prima elementare.
Tutelare il benessere dei bambini e l’elevato standard di qualità della scuola al quale, con notevole impegno, il Comune ha puntato è un nostro compito ed un obiettivo a cui non vogliamo rinunciare. Fuori da questa proposta, qualsiasi decisione che vedesse rinviato il problema o addirittura aggravato, vedrebbe la nostra ferma opposizione.
È arrivato il momento dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti.
Crespina Lorenzana, 16/4/2021
Il Sindaco e la Giunta Municipale di Crespina Lorenzana.
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